Palma regina

Syagrus romanzoffiana

  • Famiglia: Arecaceae
  • Fogliame: Sempreverde
  • Categoria: Alberi e arbusti
  • Consigliata per: Giardino
  • Temperatura min.: 1 | 5 °C
  • Altezza: 8 — 12 metri
  • Terriccio: Terriccio, Per piante verdi
  • Larghezza: 4 — 8 metri
  • Esposizione: Soleggiata
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Bella palma elegante, dal tronco alto fino a 12 m e dalle lunghe fronde flessuose, leggere, di aspetto piumoso. Nota anche con molti altri nomi, tutti derivanti da vecchie classificazioni scientifiche, ma i più conosciuti sono Cocos plumosa e Arecastrum. Cresce rapidamente, si adatta a vari tipi di terreno e ama il pieno sole, mentre non è adatto a temperature troppo rigide. Molto decorativa è la fioritura: d’estate, compaiono pannocchie ramificate, coperte di fiorellini color crema, seguiti dai frutti, che sono drupe giallo-arancione.

Consigli di coltivazione

Si coltiva in piena terra soltanto al Sud, nelle zone costiere del Centro Italia e nelle isole: questa palma non sopporta temperature minime inferiori a 0°C. Ama il pieno sole e preferisce un terreno ricco di humus e ben drenato. Non necessita di concimazioni, così come di potature, ma è utile togliere le vecchie foglie secche. Si può coltivare anche in grandi vasi, posizionandolo in luogo in cui riceva almeno alcune ore di sole diretto e proteggendolo durate l’inverno dai venti freddi e dal gelo.

Da non dimenticare

Purtroppo, come molte palme, è soggetta all'attacco del famigerato Punteruolo rosso delle palme (Rhynchophorus Ferrugineum), ma non è tra le più colpite. Quando si decide di coltivare questa palma nel nostro paese, è bene accertarsi che l'esemplare non contenga larve al suo interno ed effettuare tutte le misure preventive possibili per evitare l'attacco di questo vorace insetto.

Palma regina: come e quando irrigare

La palma regina ha un regime di irrigazioni abbastanza semplice: chiede annaffiature regolari per tutta la bella stagione, ma non sopporta i ristagni idrici, quindi meglio poca acqua ma abbastanza spesso; se la stagione è abbastanza umida, allora la pianta resiste senza problemi con solo l'acqua piovana. Gli esemplari in vaso richiedono cure più attente, in quanto il vaso si può asciugare molto velocemente, soprattutto se esposto al sole; anche in questo caso, però, bisogna fare attenzione a non lasciare ristagni idrici.

Per irrigare la pianta con il tubo da irrigazione, sia in giardino che in terrazzo, è utile dotarlo di una pistola multifunzione (getto concentrato, aerato, nebulizzato o  doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua). 

La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità. Se la pianta è in giardino si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).

In terrazzo, se c'è un rubinetto o presa d'acqua si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.

Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale è  il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.

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